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Vesti Solidale parte attiva in Bella Milano

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Dal 26 aprile al 2 maggio si svolge il Forum del Welfare, un’occasione di incontro e discussione della città di Milano sui temi della giustizia sociale, dell’inclusione e della salute per tutte e tutti.
Sarà presente anche Vesti Solidale che da anni partecipa con i suoi lavoratori al progetto Bella Milano.
Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale, parteciperà all’incontro del 29 aprile: “I custodi del bello per la cura della città e l’inclusione sociale. Incontro con le squadre di Bella Milano”. Sarà un momento di incontro fra i protagonisti del progetto per sottolineare l’ importanza della cura del territorio cittadino e del contemporaneo percorso di inclusione sociale di persone con fragilita’ e l’importanza del lavoro di squadra che vede impegnati, insieme, “pubblico , terzo settore e  privato” e sarà un momento di comunicazione con il territorio per raccontare la nostra esperienza.
Vesti Solidale opera nel progetto Bella Milano con squadre di operatori che effettuano una pulizia integrativa a quella effettuata dal servizio di nettezza urbana, in alcuni quartieri cittadini. Il progetto vuole combattere il degrado urbano e il degrado sociale sostenendo le persone fragili che vogliano impegnarsi per la bellezza e cura delle città.
Obiettivo del progetto Bella Milano è, infatti, sostenere categorie deboli, quali persone disoccupate ed ai margini della comunità sociale, consentendo loro di svolgere una attività per sostenere la loro dignità e contemporaneamente migliorare l’ambiente cittadino con una miglior cura delle strade, dei parchi e dei giardini.

Programma del Forum 2022: https://bit.ly/3wbmyDh

Siamo GreenHeroes!

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Tra i GreenHeroes, persone e aziende che compiono scelte innovative per migliorare l’ambiente, c’è anche Rete R.I.U.S.E. la rete a cui appartiene Vesti Solidale, nell’ambito della raccolta degli indumenti usati.
L’iniziativa ideata da Alessandro Gassmann e Annalisa Corrado e lanciata con il supporto scientifico di Kyoto Club, mira a individuare esempi positivi di persone e aziende che ogni giorno, in ogni settore compiono scelte attive più sostenibili per l’ambiente. A Rete R.I.U.S.E. viene riconosciuto il prezioso servizio ambientale svolto che è in grado di creare nuovi posti di lavoro, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate, aggiungendo così alla salvaguardia dell’ambiente anche l’aspetto sociale, generando una sostenibilità completa.
L’elenco, al momento, è composto da 101 soggetti dislocati su tutto il territorio italiano.
Ne parla anche  la Repubblica che presenta l’elenco completo dei 101 GreenHeroes. Ci trovi al punto 26, Rete R.I.U.S.E., i #GreenHeroes del recupero degli abiti usati.

Vesti Solidale allo speciale TG1 sulle imprese sociali

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Vesti Solidale è tra le imprese sociali presentate allo  Speciale TG1 “La bella Italia”,  lo scorso 17 ottobre. Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale, racconta attività e obiettivi della Cooperativa e un operatore racconta la sua storia e il suo ritorno nel mondo del lavoro.

Quasi tre milioni di realtà produttive e 13 milioni di lavoratori: sono queste le dimensioni della cosiddetta “economia civile” in Europa.  In Italia, secondo i dati di una ricerca di Istat ed Euricse, il contributo delle imprese sociali al Pil nazionale è del 6,7%. Gli occupati sono oltre un milione e mezzo, pari al 9,1 % del numero delle persone che hanno un lavoro in Italia.

Nella nostra visione, intendiamo rappresentare un esempio concreto della possibilità di coniugare l’attenzione ai bisogni del singolo individuo ed il rispetto delle sue capacità, con l’erogazione di servizi di qualità a costi adeguati ai livelli di mercato. Riteniamo che il lavoro sia strumento imprescindibile per il recupero della dignità e per la promozione dell’individuo.

Tendiamo a sviluppare sempre più la relazione con il mondo delle aziende non appartenenti al settore sociale, convinti della possibilità di “contaminare” positivamente tale realtà ed essere “contaminati” dalle professionalità e dalle capacità imprenditoriali che tale mondo esprime.

Tentiamo di testimoniare, inoltre, la possibilità per il mondo non-profit di partecipare come soggetto attivo e propositivo alla costruzione di un nuovo welfare, creando occasioni d’inserimento lavorativo per persone svantaggiate e trasferendo una parte delle risorse prodotte attraverso le nostre attività a progetti di solidarietà ed assistenza (case accoglienza, comunità per minori, centri anziani,…) realizzati da altre Cooperative Sociali del Consorzio Farsi Prossimo in collaborazione con Caritas Ambrosiana sul territorio della Diocesi di Milano.

Qui un estratto del programma con l’intervista  a Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale. Su Rai Play è disponibile il reportage integrale.

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Vesti Solidale partecipa a Ecomondo 2021

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Vesti Solidale è presente all’edizione 2021 di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa  per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa. L’edizione 2021 sarà fruibile, dal 26 al 29 ottobre 2021, sia in presenza che con l’estensione digitale.

Vesti Solidale partecipa al gruppo di lavoro nazionale “Filiera del rifiuto tessile” con l’Alleanza delle Cooperative italiane sociali, che sarà presente in fiera presso  lo stand n. 23 – HALL SUD.

Parteciperemo come Alleanza delle Cooperative italiane sociali alla tavola rotonda “Ecoprogettare, innovare, misurare: il futuro del tessile circolare” e al convegno sul tema “Economia circolare nella filiera dell’abbigliamento e del tessile”.

Il pacchetto di Direttive europee sull’Economia circolare dispone che ogni Stato membro entro il 1° gennaio 2025 debba istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili. Il legislatore italiano, nel decreto di recepimento, ha anticipato tale obbligo al 1°gennaio 2022.

Con la nostra partecipazione vogliamo sostenere il lavoro svolto dalle Cooperative Sociali, che oggi raccolgono oltre un terzo del rifiuto tessile raccolto in Italia e sostenere la partecipazione di tutti gli attori della filiera del tessile per rispondere a questa nuova sfida verso un’economia sempre più circolare.

La Cooperazione Sociale in Italia gestisce da circa 30 anni la raccolta degli indumenti usati senza finalità di lucro e massimizzando la ricaduta occupazionale per i soggetti svantaggiati. In tutti questi anni la Cooperazione Sociale ha  reinvestito sui territori la ricchezza prodotta, da un lato sviluppando altre attività di impresa capaci di generare nuova occupazione e dall’altro sostenendo servizi socio-assistenziali che hanno arricchito il welfare comunitario, sostenendo le fasce più deboli dalla popolazione.

Negli anni le Cooperative Sociali si sono sempre più qualificate ottenendo le certificazioni ISO, ottemperando a sempre crescenti ed articolati dettami normativi, professionalizzando e formando i propri operatori, dotandosi di attrezzature ed impianti, entrando in una logica competitiva per potersi aggiudicare le gare d’appalto, sperimentandosi su anelli della filiera prima inesplorati come la selezione e cernita o la commercializzazione (sia al dettaglio che all’ingrosso) avviando collaborazioni a livello europeo con altre imprese dell’economia sociale e solidale operanti nello stesso settore.

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La”Rigenerazione Cooperativa” di Fondo Sviluppo!

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Ringraziamo Fondo Sviluppo per il sostegno ai progetti di Vesti Solidale!

Fondosviluppo Spa è il fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione di Confcooperative.

Vesti Solidale nel 2020 ha partecipato alla call “RIGENERAZIONE COOPERATIVA” proposta da Fondo Sviluppo a sostegno di progetti imprenditoriali innovativi per la rigenerazione e/o riconversione e/o digitalizzazione delle micro e piccole cooperative colpite dall’emergenza Covid, operanti in tutti in settori ed in tutti i territori e aventi fatturato annuale o totale attivo inferiore a 10 milioni di Euro.

Il progetto di riconversione e innovazione presentato da Vesti Solidale comprende tre diverse aree di intervento:

Rafforzamento organizzativo e condivisione delle responsabilità, per far crescere la professionalità e le skill manageriali da parte di dirigenti e coordinatori della Cooperativa e presidiare con più efficacia ed efficienza tutti i processi aziendali.

Digitalizzazione dei processi aziendali e individuazione di un sistema informativo unico di Vesti Solidale realizzando, grazie al supporto di NODE SOC. COOP., un’architettura applicativa in cui mettere e valorizzare tutti gli asset tecnologici già in essere, opportunamente integrati, e a cui si aggiungeranno servizi e nuovi strumenti tecnologici. NODE SOC. COOP. è una società di sistema di Confcooperative esperta delle tematiche di integrazione digitale e sviluppo digitale dei processi, nonché Digital Innovation Hub riconosciuto dal ministero dello Sviluppo economico e da Unioncamere.

Progettazione di un nuovo impianto di recupero indumenti usati con l’obiettivo di realizzare il primo impianto per il trattamento degli indumenti usati in grado di gestire l’EOW in una filiera controllata unicamente da ONLUS, di creare oltre 20 posti di lavoro di cui almeno il 70% riservati a fasce deboli di popolazione e soggetti svantaggiati, di disporre di capi d’abbigliamento usato in quantità e qualità tali da poter alimentare i negozi SHARE sull’intero territorio nazionale e di approvvigionare altri clienti no-profit.

Ad oggi alcuni obiettivi sono stati già parzialmente raggiunti, la collaborazione con NODE sta dando i primi risultati, è stato acquisito il terreno per la realizzazione dell’impianto ed è in corso la progettazione in collaborazione con uno Studio di Ingegneria.

Grazie Fondo Sviluppo!

Contributo LET’S GO

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Ringraziamo Fondazione Cariplo per averci sostenuto nel 2020 grazie al contributo LET’S GO!.

LET’S GO ha permesso di dare sostegno alle attività che hanno presentato maggiori rischi durante l’insorgenza e il perdurare della pandemia da Covid-19.  Se da un lato la chiusura di molte aziende clienti ha determinato un crollo della domanda di servizi  di raccolta rifiuti, dall’altra la chiusura delle attività di vendita al dettaglio, la compressione degli acquisti da parte della popolazione, nonché il crollo del prezzo di vendita dei beni recuperati sui mercati internazionali, hanno messo a dura prova alcune delle attività che ci contraddistinguono da anni,  come i servizi di raccolta dei rifiuti speciali presso le aziende, i negozi SHARE e la gestione degli indumenti usati provenienti dalla raccolta nei comuni delle province di Milano e di Monza e Brianza. Nonostante le criticità di cui sopra i servizi di raccolta differenziata sono proseguiti, trattandosi di servizi essenziali di pubblica utilità. La chiusura di tali servizi avrebbe avuto forti ripercussioni, non solo sui servizi stessi e sui lavoratori impegnati in tali attività, ma anche sulla sostenibilità dei servizi socio-assistenziali ed educativi che fruiscono dei contributi di solidarietà erogati  da Vesti Solidale alle cooperative del sistema Farsi Prossimo.

Il contributo a tali attività è stato erogato da Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’ arte e cultura, dell’ ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Fondazione Cariplo ha lanciato 4 programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali fragili, opportunità per i giovani, welfare per tutti. Questi 4 programmi ad alto impatto sociale sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno, Cariplo Social Innovation. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it

Rinnovati Rating di legalità e White list

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Confermate l’iscrizione alla White List  Provinciale e l’attribuzione del rating di legalità!

Vesti Solidale è iscritta alla White List Provinciale, l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa ai sensi dell’art. 1, commi dal 52 al 57, della legge n. 190/2012 e dal D.P.C.M. del 18 aprile 2013. A giugno 2021 è stata ricevuta comunicazione dell’avvenuto rinnovo dell’iscrizione, valida fino a marzo 2022. Vesti Solidale è iscritta per le attività di “autotrasporto per conto terzi” e  di “servizi ambientali, comprese le attività di raccolta, di trasporto nazionale e transfrontaliero, anche per conto di terzi, di trattamento e di smaltimento dei rifiuti, nonché’ le attività di risanamento e di bonifica e gli altri servizi connessi alla gestione dei rifiuti”, presso la Prefettura di Milano. Sul sito della prefettura di Milano sono consultabili gli elenchi delle aziende iscritte e la validità dell’iscrizione.

Vesti Solidale ha ottenuto anche il rinnovo fino al 2023, con miglioramento del punteggio, da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, del Rating di legalità con il punteggio ★★++.
Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta.
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.
Sul sito dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sono consultabili gli elenchi delle aziende iscritte e il punteggio ottenuto.

Confidiamo che il raggiungimento di questi obiettivi testimoni ai nostri clienti, fornitori e collaboratori l’impegno di Vesti Solidale al miglioramento continuo, alla trasparenza e alla legalità .

Siete 5000! Grazie!

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Oggi abbiamo inserito nel nostro database il cliente 5000! Un piccolo, ma grande obiettivo!
Grazie a tutti coloro che negli anni hanno lavorato e collaborato con noi! Grazie per aver scelto i nostri servizi e per la fiducia che ogni giorno ci accordate. Grazie per averci dato l’opportunità di crescere, promuovere e realizzare sempre nuovi progetti!
Nata nel 1998, Vesti Solidale ha sempre avuto il duplice obiettivo di conciliare la salvaguardia dell’ambiente con la ricoperta della dignità della persona attraverso il lavoro. Così da oltre vent’anni, da un lato si occupa di attività legate alla gestione rifiuti e al loro recupero e dall’altro alla creazione di opportunità di lavoro per chi, per le più disparate ragioni, un lavoro fatica a trovarlo. Da anni lavoriamo con aziende e amministrazioni pubbliche. A partire dalla raccolta degli indumenti usati, nel 2000 abbiamo attivato la raccolta dei toner esausti a Milano, dal 2004 la raccolta dei rifiuti elettronici e a seguire la raccolta di altri rifiuti, allargandoci a tutta la Lombardia e in altre regioni. Gli ultimi progetti attivati sono stati i negozi Share, il laboratorio Restarter e i servizi di consulenza ambientale. Ad oggi abbiamo a disposizione 32 mezzi e 87 lavoratori coinvolti nella raccolta rifiuti, dalla predisposizione dei servizi, alla gestione clienti, alla gestione degli impianti e alla realizzazione dei servizi stessi. Grazie alle nostre attività, negli ultimi 10 anni, abbiamo potuto fornire opportunità di lavoro a 70 persone svantaggiate e sostenuto progetti sociali nei territori dove siamo presenti.
Continueremo ad impegnarci per soddisfare le vostre esigenze. Il continuo confronto con voi ci ha spinto negli anni a puntare sempre verso nuovi obiettivi. Grazie della collaborazione che ogni giorno ci dimostrate!

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR)

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SERR è la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, un’iniziativa volta alla sensibilizzazione su tematiche come la sostenibilità e la corretta gestione dei rifiuti, attraverso una serie di iniziative organizzate nel corso di una settimana nel mese di novembre.

Ogni anno, SERR si concentra su un aspetto differente della prevenzione dei rifiuti con l’obiettivo di attirare, di volta in volta, l’attenzione su aree ad alto impatto legate alle nostre abitudini di consumo poco sostenibili. Parole chiave di SERR sono: riduzione dei rifiuti, riuso dei prodotti e riciclo delle materie.

Il tema di quest’anno è quello dei rifiuti invisibili, cioè quei rifiuti che vengono generati durante i processi produttivi di una larga gamma di prodotti di uso comune. I quantitativi di questi rifiuti in termini di peso e di impatto ambientale sono spesso di gran lunga superiori a quelli dell’oggetto prodotto. Una gran parte di questi, in molti casi, è difficilmente riciclabile e il destino sono spesso discariche e inceneritori. Si pensi ad esempio che un cellulare di soli 200g porta con sé un quantitativo di rifiuti invisibili di circa 86 kg!

SERR 2020 ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare sull’enorme quantità di rifiuti che tutti inconsciamente generiamo, sull’importanza di rendere visibile questo spreco al fine di prendere decisioni informate nella scelta del prodotto da acquistare e assumerci la responsabilità della nostra impronta ecologica. Attraverso iniziative concrete vengono, poi, forniti suggerimenti su come poter agire per ridurre gli sprechi invisibili: estendere la vita dei prodotti attraverso il riutilizzo e la riparazione, l’acquisto di prodotti e indumenti di seconda mano, la condivisione di prodotti, la scelta di prodotti che espongono un marchio di qualità ecologica, e molto altro…

Le iniziative proposte in SERR 2020 e il materiale informativo presente sul sito di SERR possono offrire molti spunti interessanti da riproporre nelle nostre aziende, a casa o durante le nostre abitudini quotidiane.

Vi suggeriamo due esempi: le dodici azioni per ridurre i rifiuti e la proposta del “digital clean-up”, per ridurre la nostra “impronta digitale”.

Vesti solidale partecipa a Economy of Francesco

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Il 19-20-21 novembre scorsi si è svolto, in diretta streaming, The Economy of Francesco, l’evento internazionale che ha visto come protagonisti 2000 giovani economisti e imprenditori da tutto il mondo.

L’iniziativa si è sviluppata a seguito dell’invito che papa Francesco ha inviato, a maggio 2019, a economisti, studenti, imprenditori ed imprenditrici under 35, con l’obbiettivo di avviare, con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, un processo di cambiamento globale su tematiche quali l’economia, l’ambiente e l’attenzione all’uomo, per la creazione di nuovi stili di vita più sostenibili e che “non lascino indietro nessuno”.

L’evento, inizialmente previsto ad Assisi, vista l’emergenza sanitaria in corso, si è svolto principalmente sul portale francescoeconomy.org. (dove sono disponibili alcuni contenuti registrati durante l’evento).

A conclusione delle tre giornate, papa Francesco è intervenuto con un videomessaggio dove ha ribadito come questo evento voglia essere “un punto di partenza per costruire una diversa narrazione economica del nostro vivere su questa terra”… a partire dalle parole che smossero san Francesco di Assisi , “Francesco va e ripara la mia casa”.

Papa Francesco, ricordando il lavori preparatori all’evento, ha detto ai giovani : “Voi manifestate una sensibilità e una preoccupazione speciali per identificare le questioni cruciali che ci interpellano. L’avete fatto da una prospettiva particolare: l’economia, che è il vostro ambito di ricerca, di studio e di lavoro. Sapete che urge una diversa narrazione economica, urge prendere atto responsabilmente del fatto che «l’attuale sistema mondiale è insostenibile da diversi punti di vista» e colpisce nostra sorella terra, tanto gravemente maltrattata e spogliata, e insieme i più poveri e gli esclusi. Vanno insieme: tu spogli la terra e ci sono tanti poveri esclusi.

E ancora … “Voi siete molto più di un “rumore” superficiale e passeggero che si può addormentare e narcotizzare con il tempo. Se non vogliamo che questo succeda, siete chiamati a incidere concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici e privati con intelligenza, impegno e convinzione, per arrivare al nucleo e al cuore dove si elaborano e si decidono i temi e i paradigmi.”

“Ogni sforzo per amministrare, curare e migliorare la nostra casa comune, se vuole essere significativo, richiede di cambiare «gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo, le strutture consolidate di potere che oggi reggono le società»

“Come fa bene lasciar risuonare le parole di San Paolo VI, quando […] scriveva: «Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere autentico sviluppo deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo. […] – ogni uomo e tutto l’uomo! –. Noi non accettiamo di separare l’economico dall’umano, lo sviluppo dalla civiltà dove si inserisce. Ciò che conta per noi è l’uomo, ogni uomo, ogni gruppo d’uomini, fino a comprendere l’umanità intera».

E infine saluta i giovani con queste parole: “Non temete di abitare coraggiosamente i conflitti e i crocevia della storia per ungerli con l’aroma delle Beatitudini. Non temete, perché nessuno si salva da solo. Nessuno si salva da solo. A voi giovani, provenienti da 115 Paesi, rivolgo l’invito a riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri per dar vita a questa cultura economica, capace di «far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani, e ispiri ai giovani – a tutti i giovani, nessuno escluso – la visione di un futuro ricolmo della gioia del Vangelo».

Grazie!”

All’evento hanno partecipato anche 500 ragazzi italiani.  Anche Vesti Solidale, che da sempre condivide la visione di nuovi modelli economici che concilino tra loro lavoro, impresa, ambiente e solidarietà, ha partecipato attivamente all’evento.

Un nuovo incontro è previsto ad Assisi nell’autunno 2021.